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Bolli delle Cambiali
In questo post ti spieghiamo in maniera esaustiva come e quando vengono applicati i bolli sugli effetti bancari, l’imposta sul prestito tramite cambiali che deve essere corrisposta allo Stato.
Parliamo dei prestiti cambializzati approfondendo il tema dei bolli sulle cambiali. Per dovere di cronaca però dobbiamo precisare che i bolli delle cambiali sono una denominazione ormai obsoleta, in quanto sostituiti dal 2009 dal famoso contrassegno telematico.
In ogni caso parliamo però sempre di bolli su cambiali, questo per farci capire “in soldoni” dai nostri lettori, che desiderano un linguaggio “popolare” e non “da interpretare”.
Il Bollo sull’ effetto cambiario è una vera e proprya tassa che si deve pagare a norma di legge a favore dello Stato (dunque verso l’Agenzia delle Entrate e delle Finanze).
Il bollo o anche contrassegno telematico va inserito sulla cambiale (nello specifico dietro) e sta ad indicare il prezzo della cambiale per il debitore.
Ricordiamo infatti che l’effetto cambiario (il foglio bianco) è per sua natura gratuito e senza costo e si può prendere assieme ai bolli (o al contrassegno in qualunque tabaccheria).
Se non viene applicato il bollo sulla cambiale, quest’ultima diventa automaticamente nulla e dunque ciò rappresenta un importante requisito di validità dell’ effetto cambiario.
RICHIEDI PRESTITO >>Come avviene il calcolo del bollo sulla cambiale o del contrassegno telematico?
Le regole sono le stesse da tantissimi anni: il bollo di una cambiale va calcolato con la formula del 12 per mille dell’importo contrassegnato sul pagherò o sulla cambiale tratta.
ESEMPIO: Se la cambiale ha un importo di 1000 Euro, il bollo o contrassegno telematico sarà pari a 12 Euro.
La somma minima per legge del bollo di una cambiale è pari a 0,50 Euro e questo è arrotondato per difetto allo 0,10 inferiore dell’ importo a tre cifre ad esempio 17,419 , viene arrotondato a 17,40.
A carico di chi sono i bolli delle cambiali?
Rispondiamo ad una domanda di un nostro lettore, Stefano da Pavia che ci domanda a chi spetta l’onere del pagamento dei bolli delle cambiali.
Innanzitutto bisogna partire da un presupposto, che i bolli delle cambiali dal 2009 sono state sostituite dai contrassegni telematici che vanno applicati alla cambiale e vidimati alla posta.
L’azione di vidimazione alla posta è obbligatoria per rendere la cambiale valida e dunque mantenere la sua condizione di esecutività (titolo esecutivo cambiario).
Il pagamento dei bolli cambiari o dei contrassegni telematici virtuali spettano comunque al debitore (ovvero al firmatario della cambiale).
La somma che il debitore deve pagare al momento della bollatura del contrassegno telematico, ovvero alla creazione del contratto cambiario tramite titolo esecutivo è pari al 12 per 1000 dell’ importo dell’effetto.
In alcuni casi però (soprattutto quando la cambiale è corredata da un da un contratto scritto) può accadere che in speciali accordi tra creditore e debitore, il beneficiario delle cambiali si accolli il costo dei bolli.
Questo succede quando il debitore si trova all’ultima spiaggia, situazione che si verifica spesso in un credito inesigibile e la banca costringe il cittadino ad un prestito cambializzato.
Bolli delle Cambiali
Parliamo in questo post dei bolli delle cambiali, uno dei più importanti strumenti di legalità e di validità dell’ effetto cambiario.
I bolli delle cambiali (normali marche da bollo) sono state tagliate fuori dal Decreto Legge 26 maggio 2009, attivato in Gazzetta Ufficiale il 9 Giugno 2009 e sostituiti dal Contrassegno Telematico.
I bolli delle cambiali e il contrassegno telematico hanno lo stesso valore in termini di legge.
Il taglio minimo del bollo della cambiale è di 0,50 Euro.
Come calcolare il Bollo o il Contrassegno Telematico di una Cambiale.
Il bollo della cambiale deve essere pari al 12 per mille dell’ importo dell’effetto cambiario e va arrotondato per difetto o per eccesso.
Va arrotondato per difetto se la frazione del bollo è fino a 0.05 Euro (per esempio € 145,5197 va arrotondato a 145,50), mentre l’arrotondamento per eccesso accade in tutti gli altri casi.
La frazione di arrotondamento è allo 0,10 più basso rispetto al valore del bollo della cambiale.
Quanto costa una cambiale?
In un precedente articolo del nostro blog avevamo parlato di “acquisto delle cambiali”, in risposta ad un quesito di un nostro utente che ci chiedeva dove si possono comprare le cambiali. La terminologia “acquistare una cambiale” è infatti errata poiché la cambiale è in se gratuita, ciò che deve essere pagato è il bollo dell’ effetto. Per questo motivo la cambiale non si può neanche acquistare e/o comprare. Il bollo è stato sostituito dal 2009 con il famoso “contrassegno telematico”. Gli effetti cambiari possono essere facilmente trovati in locali dove sono venduti tutti i valori bollati, per esempio nelle tabaccherie e nelle ricevitorie. Bisogna far attenzione alla compilazione della cambiale e in particolare del contrassegno telematico, perché può accadere che l’effetto abbia dei vizi di forma rischiando di perdere le caratteristiche di titolo esecutivo. Attenzione: ci sono truffatori che propongono l’acquisto delle cambiali a cittadini italiani, ricordiamo che la cambiale è gratuita!!! L’unica cosa che va pagata sono i bolli o contrassegni telematici, pari al 12 x 1000 dell’ importo della cambiale.
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Mi risulta che l’entità del bollo o contrassegno sia da applicare in misura differenziata a seconda che si tratti di :
paghero’ o vaglia cambiario = 11 per mille dell’importo dell’effetto
cambiale tratta = 12 per mille dell’importo dell’effetto
E’ corretto?